…siamo nati per una vita in comune. La nostra società è molto simile a una volta di pietre: cadrebbe se esse non si sostenessero a vicenda, ed è proprio questo che la sorregge. (cit. Seneca)
Le stesse possono essere contemporaneamente utilizzate per instaurare una “rete di valori”. Creando interesse nel tessuto sociale in cui si opera, attraverso la partecipazione attiva ai progetti di solidarietà, si alimentano i presupposti di crescita e sviluppo.
Indirizzando i progetti di sostegno verso un ampio numero di beneficiari, si diffonde maggiormente la speranza nel sistema sociale. Il rapporto che unisce necessità, crescita e speranza alimenta una percezione di fiducia diffusa creando nel contempo un’influenza positiva dal punto di vista socio-economico.
Si viene a “Creare Valore Condiviso” di cui beneficiano le persone (fruitori dei contributi e/o del miglioramento socio-economico), le istituzioni (verso cui cresce il sentimento di fiducia), la associazioni (che possono assolvere i propri compiti assistenziali) e le aziende (che hanno alimentato un volano di ripresa che e speranza foriero di crescita economica).
Il modello è ispirato (liberamente riadattato) all’approccio Shared Value, elaborato nel 2011 da Michael Porter professore alla Harvard Business School. (teoria economica denominata Creating Shared Value o CSV).