…siamo nati per una vita in comune. La nostra società è molto simile a una volta di pietre: cadrebbe se esse non si sostenessero a vicenda, ed è proprio questo che la sorregge. (cit. Seneca)
Era il 2017.. Il Progetto AIUTA CRI AIUTA della Croce Rossa Italiana Comitato di Chieri è nato dalla volontà di reagire alla difficile situazione in cui vivevano le persone e le famiglie a causa di una lunga crisi economico-finanziaria che stava togliendo sempre più la speranza nel futuro.
Si sentiva parlare sempre più di “nuovi poveri”: persone e famiglie con un reddito basso ma non abbastanza da accedere agli aiuti e alle agevolazioni previste, che arrivavano a fine mese con molte difficoltà. Dovendo affrontare una spesa imprevista il precario equilibrio saltava generando paura e sconforto.
Come CRI di Chieri ci accorgevamo di un aumento del numero delle persone che aveva difficoltà a pagare i trasporti in ambulanza qualora non coperti dal Servizio Sanitario.
Da sempre le Organizzazioni di Volontariato come la CRI promuovono campagne di raccolta fondi: per comprare un’ambulanza, per comprare un defibrillatore, per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno, per un nuovo progetto.
Il fenomeno sociale dei “nuovi poveri”, essendo qualcosa di diverso dalle forme di disagio “comuni”, richiedeva però un approccio fuori dai classici canoni.
Abbiamo quindi cercato un progetto che potesse entrare nel tessuto sociale valorizzando ogni risorsa, seppur scarsa, affinché si alimentasse fiducia e speranza.
Non volevamo solo aiutare subito, volevamo investire in un futuro migliore per tutti noi.
Ci siamo ispirati al modello di business del Professor Michael Porter, accademico e economista statunitense, che nel 2011 coniò il concetto di “Creazione di Valore Condiviso” (Shared Value): la produzione di un beneficio per la società (e l’ambiente) può creare valore economico per le imprese e il territorio.
Chi riesce ad adattarsi al cambiamento potrà essere abbastanza forte per affrontare nuove sfide.